Politici locali con il doppio incarico: da oggi si può (di nuovo). Ed anche con la benedizione del governo.
Sono ben 143.000 i politici locali che, ora, hanno riconquistato il diritto di esercitare due funzioni contemporaneamente: quella di consigliere comunale, regionale o di città metropolitana e quella di libero professionista al servizio della pubblica amministrazione. Unico “limite”: non svolgerle nella stessa amministrazione.
È stato sufficiente un colpo di spugna all’interno della Manovrina per cancellare la norma fino ad ora vigente e ripristinare un privilegio iniquo che rischia di danneggiare oltremodo i professionisti che non hanno incarichi politici.
A nulla è servito il parere della Corte Costituzionale che aveva avallato il divieto di incarichi professionali ai titolari di incarichi elettivi negli enti locali e territoriali. I nostri emendamenti per bloccare questo scempio sono stati respinti.
Il Fatto Quotidiano dà spazio sull’edizione odierna alla nostra segnalazione: “La scelta del Partito Democratico di cancellare il divieto per le pubbliche amministrazioni di dare incarichi professionali retribuiti a quanti sono già titolari di cariche elettive in enti locali è un vero e proprio insulto ai tanti professionisti, soprattutto giovani, che, in un periodo di crisi come quello attuale, si vedono ridurre le opportunità lavorative e di guadagno in favore dei rappresentati dei partiti”.