Dopo il via libera della Camera giunto all’alba di domenica, la legge di Stabilità 2016 è stata impacchettata e spedita al Senato. Tra poche ore arriverà anche l’approvazione da parte di Palazzo Madama.
Alternativa Libera-Possibile ha dato battaglia, impiegando tutte le forze a sua disposizione per porre l’accento su questioni che, nel documento presentato in Parlamento, il Governo non ha voluto affrontare o se lo ha fatto, è stato per peggiorare le cose.
Alla Camera, ci hanno dato la possibilità di “segnalare” tre emendamenti. La segnalazione serve a dare a ogni forza politica la possibilità di assegnare un carattere di priorità ad alcune modifiche da apportare al documento in sede di votazione.
Proprio per questo, abbiamo deciso di impegnarci su tre grandi battaglie:
- lo “sblocca-trivelle”;
- il risarcimento degli obbligazionisti truffati dopo i crac di Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti;
- la revisione delle modalità di ripartizione dell’otto per mille inoptato.
Scendendo più nel dettaglio, ecco come abbiamo cercato di correggere la legge di Stabilità, qual è stata la ratio degli emendamenti presentati e su quali aspetti abbiamo insistito.
TRIVELLAZIONI PETROLIFERE
Qual è la situazione attuale? – Apparentemente, le modifiche presentate dal Governo sembravano accogliere i quesiti referendari ma in invece puntano solo a cancellare i referendum e lasciare la possibilità di fare trivellazioni petrolifere entro le dodici miglia dalla costa.
Le proposte di Alternativa Libera si sono concentrate per fermare le trivellazioni in mare entro dodici miglia dalla costa, e cancellare tutte le procedure autorizzative che in futuro potranno portare alla realizzazione di nuove perforazioni in mare entro le dodici miglia. Non solo, negli emendamenti presentati c’era la richiesta che fosse, in ogni caso, la Conferenza Stato Regionia predisporre il Piano Nazionale delle aree, in base al quale si sarebbero dovute disciplinare le attività estrattive in Italia.
RISARCIMENTO AGLI OBBLIGAZIONISTI BANCARI
Qual è la situazione attuale? – Governo e maggioranza hanno deciso la creazione di un fondo ad hoc per risarcire, in parte, i piccoli risparmiatori che con il fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti hanno perso tutti i propri risparmi, investiti in bond e azioni. Il Fondo di solidarietà, alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, ha una dotazione massima di 100 milioni di euro e prevede il risarcimento solo per i piccoli obbligazionisti.
La proposta di Alternativa Libera – La nostra componente parlamentare, attraverso un emendamento presentato nella Stabilità 2016, ha previsto di destinare al Fondo di solidarietà, per l’anno 2016, una quota pari a 300 milioni di euro derivanti dagli utili netti del capitale della Banca d’Italia, così da poter risarcire un numero maggiore di risparmiatori senza addossarne i costi alla collettività.
OTTO PER MILLE
Qual è la situazione attuale? – Al momento, l’articolo 47 della legge 20 maggio 1985, n.222, riguardante l’otto per mille, e la destinazione dell’inoptato, favorisce solo la Chiesa Cattolica, discriminando così tutte le altre confessioni, e, soprattutto, non prevede alcun strumento di controllo di vigilanza per certificare la corretta destinazione dei fondi.
La proposta di Alternativa Libera – L’emendamento presentato dalla componente Alternativa Libera-Possibile, aveva l’intento di far sì che i soldi dei contribuenti che non specificano la destinazione del proprio otto per mille fossero assegnati al Fondo Nazionale per la Protezione Civile, invece che alla Chiesa Cattolica che grazie all’optato dell’otto per mille riceve già molti altri soldi.
Così facendo si sarebbero potute destinare risorse importanti per finanziare:
- gli interventi di prima emergenza in caso di eventi calamitosi di rilevanza nazionale;
- la gestione della flotta aerea impiegata negli interventi di spegnimento degli incendi boschivi;
- il volontariato, mediante rimborsi ai datori di lavoro e i contributi alle associazioni.