Il raduno di Roma e l’intervento di Beppe Grillo fanno tornare alla memoria la famosa opera teatrale di Luigi Pirandello: “Questa sera si recita a soggetto”.
Nell’opera gli attori litigano col regista per la messa in scena di una commedia e sabato scorso (21 ottobre 2018, ndr) abbiamo assistito al debordare delle parole di un comico sulle regole della Costituzione Italiana, che assegnano dei precisi ruoli al Presidente della Repubblica.
Quella stessa Costituzione che, poco tempo fa, lo stesso Beppe Grillo aveva difeso a spada tratta tacciando di alto tradimento l’odiato Partito Democratico e Matteo Renzi.
Ecco qua che come nell’opera pirandelliana, alla fine, sono gli attori ad averla vinta, il suo Movimento “lo scarica” e il malcapitato Conte ha dovuto scusarsi col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ciò che aveva “recitato” il suo maggior sostenitore.
“Vincono gli attori, che recitano la gelosia di Rico Verri che costringe la moglie, Mommina, a rimanere segregata in casa.”
Speriamo che, prima o poi, i nostri “attori” politici riescano a liberarsi dalla protesta ”anni ‘70” della Casaleggio e di Grillo e che capiscano che devono, finalmente, governare seguendo le regole.