“Sono soddisfatto che la Camera abbia approvato la maggior parte degli impegni contenuti nella nostra mozione sulle iniziative per il rilancio del comparto ricerca. In particolare reputo fondamentale che il governo abbia riconosciuto necessario impegnarsi per una semplificazione amministrativa e contabile, perché alleggerire la burocrazia ed eliminare i passaggi ridondanti libera risorse per le attività di ricerca.
È importante che l’esecutivo abbia accolto tra gli impegni anche l’idea di valutare l’istituzione di un bonus fiscale finalizzato alla ricerca, un research bonus, sulla scorta del così detto art bonus.
Peccato che, su alcuni aspetti, il governo Renzi rimanga sordo alle rivendicazioni dei precari del settore, visto che non ha accolto la proposta di rivedere la figura giuridica del ricercatore ‘assegnista post dottorato’, in base ai requisiti richiesti dalla Commissione europea prevedendo retribuzione e tutele conformi a quelle dei lavoratori a tempo determinato”.
Lo afferma Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera.