Le convincenti proteste dei cittadini valdarnesi per evitare la chiusura del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Serristori nel comune di Figline Incisa Valdarno hanno costretto l’assessore alla Sanità della Regione Toscana a ritirare la sua nefasta intenzione.
Le scelte della politica, sempre più propensa alla privatizzazione di ogni bene comune, stanno lasciando sulla gente e tra la gente il segno di questa mercificazione. I costi sempre più alti, le complicazioni e gli intralci che i cittadini continuamente si trovano a dover affrontare per curarsi, fanno parte di un progetto volto a smantellare la sanità pubblica a favore dell’interesse privato il cui obiettivo principale è trarre profitto.
Infatti, sempre meno si sente parlare di prevenzione mentre si allungano le liste di attesa che costringono a rivolgersi agli enti privati non economicamente a tutti accessibili. Sono oltre dieci i milioni di cittadini italiani costretti a rinunciare alle cure.
L’ospedale Serristori è solo uno dei tanti presidi ospedalieri che in Italia si trova a dover affrontare la riduzione del personale medico e infermieristico ed il lento depauperamento per giustificare la necessità di una chiusura.
Pensare al profitto sul dolore delle persone non è il nostro modo di pensare.
Alternativa Libera parteciperà sabato 29 aprile alla manifestazione indetta dai comitati per la difesa dell’ospedale Serristori, con l’onorevole Massimo Artini e Claudio Pizzuto rispettivamente portavoce e presidente nazionale assieme agli attivisti locali che hanno voluto evidenziare il problema a livello nazionale.